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Gerolamo de Mellis

Maestro ebanista, considerato tra i maestri intagliatori piemontesi del Rinascimento.

Poche le notizie biografiche su suo conto: nato a Vespolate, prima del 1526 si trasferì a Biella dove aprì bottega. Nel 1530 è testimoniato un suo lavoro eseguito per conto del Capitolo di Santo Stefano. In quegli anni realizzò il coro della chiesa di San Francesco del quale non ci è giunta traccia. Il suo nome però resta legato ai magnifici stalli del coro della basilica di San Sebastiano, realizzati a partire dal 1546 su modello di quelli precedentemente realizzati in San Francesco. L'insieme, che orna l'intero abside, è composto da ventitré elementi e da un leggio monumentale; in origine doveva essere costituito dal ventiquattro seggi divisi in due schieramenti contrapposti. Sui dossali del coro il maestro realizzò inoltre le sedi per incastonare le placche in bronzo e ceramica di Limoges del XIII secolo. Secondo la critica non è tanto l'intaglio a determinare la qualità del lavoro del De Mellis quanto la moderna tarsia.

Non si hanno altre notizie sul suo conto dopo il 1547 ma, secondo lo storico Torrioni, i suoi discendenti mantennero la residenza a Biella perpetrando l’attività di intagliatori.

A Vespolate un via è intitolata al suo nome.