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Palazzi / edifici civili

Piazza Martiri della Libertà

La piazza oggi

Piazza Martiri della libertà è la piazza principale del paese, situata all’incrocio delle principali arterie stradali e sulla quale si affacciano gli edifici pubblici più importanti: la chiesa parrocchiale a est ed il municipio a nord. Sul lato ovest sorge l’edificio ottocentesco che ospita i locali della banca popolare di Novara e la pizzeria “il Nespolo” mentre il lato sud è occupato da una fila di abitazioni private con negozi al piano terra.

La piazza in una cartolina d'epoca

Come testimoniato nelle “Consignationes” del 1347 sappiamo che a tale data la piazza esisteva già. Nel corso dei secoli essa ha sicuramente mutato più volte aspetto. L’attuale pavimentazione in sampietrini è opera di un rifacimento operato negli anni ’80 del Novecento dall’allora amministrazione Bazzani. In precedenza la piazza era ricoperta da un selciato, probabilmente settecentesco, realizzato in ciottoli di fiume. Negli anni '60 l’acciottolato venne dapprima scempiato ricoprendolo con asfalto ed in seguito completamente rimosso per realizzare la pavimentazione odierna.

L'arredo attuale della piazza è stato realizzato nel 2011.

Palazzo municipale

Facciata del palazzo municipale

Molto scarse sono le informazioni in merito all'edificio che ospita la sede del Comune di Vespolate. Da un accenno del Colli (1956) sappiamo che nel Settecento il palazzo esisteva già, probabilmente non nelle forme attuali, come abitazione della ricca Famiglia Scolari, in seguito trasferitasi. Anche dalla mappa catastale Teresiana del 1723 (vedi pagina Storia) si può ravvisare l’esistenza di un fabbricato posto nella piazza principale, disegnato con un diverso orientamento e una diversa posizione. É quindi presumibile che l’edificio attuale sia opera di una ricostruzione successiva e che fu eretto probabilmente quando venne eliminato completamente il fossato attorno al castello. In attesa di poter integrare le informazioni in nostro possesso, possiamo ipotizzare una datazione del palazzo municipale che va dalla seconda metà del Settecento alla fine dell’Ottocento; di certo esisteva già nel Novecento come testimoniato da alcune fotografie di inizio secolo.

Stazione ferroviaria

Facciata della stazione ferroviaria rivolta all'abitato

La stazione ferroviaria di Vespolate fu eretta a metà dell'Ottocento, contestualmente alla linea ferroviaria che collega Mortara con Novara, inaugurata il 3 luglio del 1854.

Asilo Infantile

Asilo infantile

Fu fondato nel 1890 grazie all’iniziativa di Monsignor Felice Fortina e del Cav. Antonio Afferni, detto “il cavaliere”, ex maggiore di fanteria che grazie alla rendita della sua pensione governativa (5 lire) ideò e volle istituire un asilo a Vespolate.

L’edificio si innalza a fianco delle scuole elementari (edificate successivamente), consta di due piani e di un bel porticato sovrastante l’ingresso che si affaccia su via XXV aprile, sorretto da nove colonne in granito bocciardato di Alzo. Infisse al muro della facciata sotto il portico si trovano numerose lapidi con incisi i nomi dei benefattori dell’istituzione.

Al centro del cortile interno si innalzava originariamente una specie di montagnola che venne in seguito spianata e recintata con la costruzione del refettorio e della cucina.

L’asilo è curato dalla Suore Benedettine della Divina Provvidenza di Voghera, congregazione fondata nel 1849 da Maria e Giustina Schiapparoli. Madre Maria scomparve il 2 maggio 1882 a Vespolate dove fu sepolta: i suoi resti furono poi traslati il 9 agosto 1953 al cimitero di Voghera.

Scuole elementari "Giovanni Pascoli"

Scuole elementari "Giovanni Pascoli"

Nel luogo in cui sorge l’edificio delle scuole elementari, tra l’oratorio della Santissima Trinità e l’Asilo, fino al XIX secolo si trovavano delle vecchie case del cappellano e degli inservienti comunali mentre le scuole avevano sede nel palazzo del Municipio. In una seduta del consiglio comunale dell’anno 1900 si deliberò l’abbattimento degli edifici esistenti per edificarvi l’attuale palazzo scolastico su progetto dell’Ingegnere Rosina. Lo stabile è a due piani con un ampio corridoio per disimpegno di tutte le aule e degli uffici; sulla facciata si possono ammirare alcuni eleganti fregi in stile liberty.

All’interno si trova un ampio cortile a scopo ricreativo, dove anticamente sorgeva il cimitero della Santissima Trinità; sul lato opposto del cortile, al posto di vecchi caseggiati di privati, fu innalzata l’edificio della palestra.

Circolo “Carlo Cattaneo”

Ingresso del Circolo

Venne costituito il 20 aprile 1884 come Circolo Operaio Agricolo “Carlo Cattaneo”. Nel secondo decennio del XX secolo il circolo acquisì gradualmente quasi tutto lo stabile all’interno del castello-ricetto dove tuttora ha la sede, in precedenza occupato da un complesso di case fatiscenti. Venne costruito un ampio salone e molti altri locali in uno dei quali, nel 1921, fu aperto uno spaccio cooperativo allo scopo di combattere il caro vita. In quell’anno si contavano 424 soci di cui 258 presenti all’atto notarile.

Durante gli anni del fascismo il Circolo fu costretto a cedere la propria sede all’Opera Nazionale Dopolavoro (OND) con atto stipulato il 6 giugno 1935. Nel secondo dopoguerra l’edificio passò al neo costituito Ente Nazionale Assistenza Lavoratori (ENAL), erede dell’OND. Soltanto nell’ottobre del 1973, dopo 38 anni, il Tribunale di Novara sancì la nullità di quell’atto e il Circolo poté tornare in possesso dell’immobile.

Tra il 1991 ed il 1992 la sede venne restaurata grazie alla cospicua donazione del socio benemerito Angelo Laguzzi.