L'argomento è stato recentemente di nuovo al centro di problemi e polemiche.
Il problema che si è verificato, se ho capito bene, è stato il seguente: una delle parabole dei lampioni si è svitata e girata al contrario, ha piovuto, è entrata l'acqua e quindi si è bruciato tutto l'impianto. Complimenti a chi ha avvitato le lampadine!!
Riporto un articolo dal Corriere di Novara
15 novembre 2008
Pericolosa curva al buio sulla Sr 211
Vespolate - Pericoloso. Sono spenti ormai da giorni i 13 lampioni sulla curva della Sr 211 all’uscita sud del paese, in direzione di Borgolavezzaro. Così - soprattutto di sera e con le prime nebbie di stagione - lasciando il centro abitato illuminato, gli automobilisti vengono letteralmente inghiottiti dal buio pesto proprio nel punto dove la strada subisce l’ormai famigerata curva a sinistra, già teatro di un incidente mortale. Talmente pericoloso che persino la Polizia stradale ieri mattina ha segnalato il fatto al Comune vespolino. (...)
Arianna Martelli (Corriere di Novara)
Sempre sul corriere è apparsa anche una lettera al giornale che riporto
20 novembre 2008
“Curva di Vespolate”, lampioni e responsabilità
“Gentile Direttore, le scrivo per questo motivo: (Pericolo alla “famigerata” curva di Vespolate, tutti i lampioni sono spenti). “Pane al pane – vino al vino” direbbe il noto cantautore Francesco Guccini, ma, è mai possibile che compaia qualche nome? Mi riferisco all’ingegnere, architetto, geometra, perdonate se ora mi sfugge il termine appropriato sulla mansione o titolo di studio di chi ha progettato la variante sull’ex statale 211 in zona Vespolate di cui si parla della pericolosità sull’articolo del Corriere di sabato 15 novembre. È mai possibile che uno di fronte a queste accuse ammetta le proprie responsabilità ed eventuali errori? Da quando percorro quella strada l’ho sempre definito con un termine: “Megalomane” chi ha progettato l’allargamento di quel tratto di strada, in quanto un tempo quel percorso era totalmente in linea retta. Qualcuno sosterrà che non ne capisco niente di viabilità, però parlo da utente stradale e assicuro che non sono il classico automobilista della domenica. Pongo spesso questo quesito anche ad un amico geometra: se invece la pista ciclabile fosse stata realizzata alla parte opposta avrebbe cambiato qualcosa per la quasi assenza di utenti nella suddetta? Mantenendo la vecchia tratta com’era e, in pratica, allargandola soltanto da un lato? Non voglio attribuire la colpa solamente al progettista, non sarebbe giusto; da colpevolizzare sono anche coloro “incompetenti” che hanno approvato il progetto (sconosciuti). È inutile attribuire all’illuminazione la pericolosità di una situazione che si poteva evitare, semplicemente evitando di approvare tale progetto. È sì un gioco di parole, ma spesso è in gioco anche la vita di chi circola in certe strade, purtroppo, quando poi accade qualche incidente, rimane come sempre la solita incognita: di chi sia la responsabilità. Il brutto, lo subisce il malcapitato che, malgrado tutto, ne fa le spese. Ringrazio per l’attenzione e porgo cordiali saluti”.
Claudio Rampin
Personalmente resto della mia idea continuando a ritenere che sia stato fatto un lavoro vergognoso ed inadeguato.
Il limite di 50kmh messo lì a bella posta fa solo pena, non ha alcun senso! Non mi si può venir a dire che quella curva serve per far rallentare... facciamo rallentare la gente mandandoli a sbattere contro un muro? D'altro canto è vero che è pieno di pirla al volante che se ne fregano di rallentare quando entrano in un abitato, ma non mi sembra giusto che per colpa di questi sia messa a rischio la sicurezza di tutti gli automobilisti diligenti.
Ma i limiti di velocità e le regole, come le leggi, devono essere ragionevoli perché abbia senso rispettarle!
Per tanto così tanto valeva lasciare la strada com'era!
Come dice la lettera è vero che la pista ciclabile è praticamente inutilizzata, ma farla dall'altra parte avrebbe comportato realizzare un attraversamento,poco comodo e pericoloso.
Si potrebbe star qui delle ore a discutere, cose già anche dette, ma tanto ormai il danno è fatto e le parole sono solo sprecate. Forse verrà il giorno in cui sarà realizzata la "tangenziale" esterna al paese e lì sarà costruita una rotonda.
Secondo me era sufficiente fare un restringimento più morbido, un po' come è stato fatto provenendo da Novara e magari allargare meno la strada che così sembra favorire le alte velocità. Insomma è tutto un controsenso!